Hrand Nazariantz, "Tre Poemi". Poeta bilingue armeno. Tre poemi tradusse dall'armeno. C. Giardini1924
Hrand Nazariantz, armeno di Costantinopoli, intellettuale di spicco della sua comunità, fugge dalla sua città, dal suo sobborgo di Uskudar costellato di moschee ma anche di chiese e sbarca a Bari sospintovi dalla Storia come un battello senza vela dal moto delle onde. È il 1913. La temperie che lo porta a queste rive è drammatica, ed è una persecuzione a un tempo etnica e politica. Del suo popolo non è il solo che fugge e non è il primo. L’esodo degli armeni dall’Impero Ottomano è cominciato dalla fine del secolo precedente, in un doloroso e costante stillicidio e riguarda soprattutto intellettuali come lui e la classe abbiente della comunità armena in Turchia. Per l’esule, Bari, per quanto piccola e marginale, diventa l’unica possibile “altra” Istambul-Costantinopoli, dentro una tensione al ritorno durata tutta la vita. E qui, oggi, riposa: nella Necro- poli di Bari, in un loculo anonimo che reca solo nome, data di nascita e morte, e la definizione di “Poeta”.
Nell`introduzione "Noi siamo armeni" del poeta sovietico armeno Paruyr Sevak. (for the Armenian original, please click here)
recitati da Lia Careddu e Marco Spiga con Irma Toudjian al pianoforte
Mercoledì 17 ottobre 2012, ore 21 Minimax, via De Magistris 12 , Cagliari
Seconda parte
recitati da Lia Careddu e Marco Spiga con Irma Toudjian al pianoforte
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